TAGLIATI I FONDI PER LE ESCURSIONI
ALLA FACOLTA’ DI SCIENZE DE “LA SAPIENZA” (ROMA)
SCIENZE è SEMPRE PIU' POVERA!
ALLA FACOLTA’ DI SCIENZE DE “LA SAPIENZA” (ROMA)
SCIENZE è SEMPRE PIU' POVERA!
MIGLIAIA DI STUDENTI DELLA FACOLTA’ DI SCIENZE NON FARANNO ESCURSIONI SUL CAMPO QUEST ANNO
Non è altrettanto piacevole però quando l’unica istituzione a cui noi facciamo riferimento non ci garantisce lo strumento fondamentale per la nostra crescita culturale e professionale: le escursioni didattiche.
La sorpresa è arrivata quando, facendosi due calcoli organizzativi a proposito delle escursioni che il dipartimento di scienze della Terra ogni anno attua, ci si è ritrovati con il decurtamento del 65% dei fondi destinati a questo scopo.
Lo stupore per una mancanza così grave ha lasciato indifferenti la maggior parte dei docenti, convinti di un “errore di calcolo”.
Intanto i mesi passavano, la primavera incombeva, e i corsi che usufruiscono (secondo il manifesto degli studi) delle escursioni didattiche si trovavano nell’impossibilità di organizzarle essendo diventato l’errore di calcolo una operazione ben precisa voluta e
Lo stupore per una mancanza così grave ha lasciato indifferenti la maggior parte dei docenti, convinti di un “errore di calcolo”.
Intanto i mesi passavano, la primavera incombeva, e i corsi che usufruiscono (secondo il manifesto degli studi) delle escursioni didattiche si trovavano nell’impossibilità di organizzarle essendo diventato l’errore di calcolo una operazione ben precisa voluta e
pianificata dalle casse centrali
del rettorato. Alcuni studenti, disorientati e incuriositi, ma anche arrabbiati per questa inefficienza hanno deciso quindi di prendere in mano la situazione e di andare a chiedere una spiegazione ai responsabili: le risposte sono state di stupore e di rassicurazione per via di una mancanza di soldi da colmare, ma il tempo passava e di questi soldi non se ne vedeva l’ombra.
I tempi stringevano, le nostre richieste si facevano più assidue e pressanti , la nostra preoccupazione per il timore di una politica d’ateneo che andasse a cancellare un nostro diritto (nonché esperienza fondamentale per la nostra formazione) crescevano sempre più.
Ci troviamo ora alla fine di Aprile. Alcuni fondi sono riusciti ad arrivare, ma sono serviti in buona parte per pagare debiti che i corsi di laurea avevano accumulato con il dipartimento.
Ci troviamo nella condizione di non poter fare escursioni per mancanza di fondi,
ma questo altro non è che un grave disservizio da parte dell’università, che al momento della nostra iscrizione ci aveva fornito programmi ben precisi nei quali le escursioni erano parte integrante.
Siamo sicuri che senza escursioni avremo in futuro gravi difficoltà a tradurre in pratica le nozioni teoriche che impariamo durante le lezioni.
Perciò la nostra mobilitazione deve crescere, ogni studente di Scienze deve sentire l’importanza di questo momento ed unirsi alla protesta.
Possibile che non ci sia neanche uno spicciolo per le escursioni? Possibile che non si riesca a rimediare dei fondi tagliando da qualche altra parte?
La preparazione degli studenti dovrebbe essere il primo punto nella scala delle priorità di una università, essendo essi i futuri lavoratori di domani!
I tempi stringevano, le nostre richieste si facevano più assidue e pressanti , la nostra preoccupazione per il timore di una politica d’ateneo che andasse a cancellare un nostro diritto (nonché esperienza fondamentale per la nostra formazione) crescevano sempre più.
Ci troviamo ora alla fine di Aprile. Alcuni fondi sono riusciti ad arrivare, ma sono serviti in buona parte per pagare debiti che i corsi di laurea avevano accumulato con il dipartimento.
Ci troviamo nella condizione di non poter fare escursioni per mancanza di fondi,
ma questo altro non è che un grave disservizio da parte dell’università, che al momento della nostra iscrizione ci aveva fornito programmi ben precisi nei quali le escursioni erano parte integrante.
Siamo sicuri che senza escursioni avremo in futuro gravi difficoltà a tradurre in pratica le nozioni teoriche che impariamo durante le lezioni.
Perciò la nostra mobilitazione deve crescere, ogni studente di Scienze deve sentire l’importanza di questo momento ed unirsi alla protesta.
Possibile che non ci sia neanche uno spicciolo per le escursioni? Possibile che non si riesca a rimediare dei fondi tagliando da qualche altra parte?
La preparazione degli studenti dovrebbe essere il primo punto nella scala delle priorità di una università, essendo essi i futuri lavoratori di domani!
MOBILITIAMOCI PER RIOTTENERE IL NOSTRO DIRITTO A UNA PREPARAZIONE DIDATTICA COMPLETA.
BASTA CON LO SVILIMENTO DELL’ISTRUZIONE PUBBLICA!
(articolo di Lorenzo Consorti)
(vignette di Dawid)
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