La notte del 9 ottobre, la Corea del Nord ha eseguito un test nucleare sotterraneo, il primo della sua storia. Diventa in questo modo il nono paese del mondo ad avere la bomba atomica.
La Corea del Nord ha fin da subito dichiarato di aver eseguito il test, per chiari motivi di immagine (devono far vedere che sono forti), ma se avesse tenuto segreta l’esplosione, noi lo avremmo potuto sapere?
La risposta è si.
Le esplosioni nucleari sotterranee infatti, liberano una enorme quantità di energia. Attorno al punto di deflagrazione si generano pressioni fortissime e temperature nell’ordine dei milioni di gradi, mentre l’onda d’urto provoca la frantumazione delle rocce in una fascia più o meno concentrica. Queste esplosioni tremende provocano quindi, come i terremoti,
delle onde elastiche, registrabili dai sismografi di tutto il mondo.
Ma nel mondo avvengono ogni giorno decine e decine di terremoti, come si può distinguere quelli naturali da quelli provocati attraverso esplosioni nucleari?
Esistono delle differenze, e da queste differenze si risale al tipo di causa: per esempio nelle esplosioni nucleari non essendovi slittamento di faglie, le onde P (cioè il tipo di onde sismiche di compressione-dilatazione) hanno sempre una prima fase caratterizzata da movimento compressivo e si propagano attorno al punto d’esplosione in modo radiale, in tutte le direzioni.
Quindi qualsiasi sismografo intorno alla zona dell’esplosione rileva che la prima onda P ad arrivare è di compressione. Quando avvengono terremoti naturali invece, la prima oscillazione di onda P rilevata dai sismografi intorno all’epicentro può essere o di compressione o di dilatazione, a seconda del posto in cui il sismografo si trova: ricordiamo infatti che i terremoti naturali sono generati da rotture improvvise all’interno della litosfera, nelle quali si ha
movimento relativo delle masse rocciose lungo un piano di frattura. Quindi le onde P non si propagano in modo radiale attorno al punto di rottura. (vedi figura qui sotto):
a.slittamento di due masse rocciose
b.esplosione
E’ controllando tutti questi fattori che dal 1963 e per tutta la guerra fredda, USA e URSS si sono tenuti d’occhio a vicenda: le due super-potenze di allora infatti, avevano deciso di effettuare a partire dal 1963 soprattutto test atomici sotterranei, per evitare di contaminare il mondo coi loro continui esperimenti in superficie.
Per sapere quando e come il nemico stava eseguendo un test, furono monitorati quotidianamente i terremoti rilevati dai sismografi, e si distingueva nel modo appena descritto quelli naturali da quelli causati da test.
Tornando alla Corea del Nord: anche la bomba fatta esplodere poche settimane fa è stata rilevata dai sismografi. Se andate sul sito della USGS (United States Geological Survey)che è l’agenzia scientifica americana di controllo del territorio, potete vedere la scheda del sisma provocato dalla bomba. http://neic.usgs.gov/neis/bulletin/neic_tqab_m.html
Sul sito dell’Istituto di Geologia e Vulcanologia Italiano invece, alla pagina http://www.ingv.it/~roma/framesx/progetti/CTBTO/Controlloesplosioni.html#Anchor-Fondamenti-6638 , si trovano informazioni sulla partecipazione italiana al Progetto di controllo del Trattato di Proibizione Totale delle esplosioni nucleari, gestito dall'ONU. Usando gli stessi metodi spiegati prima viene così controllato che le nove nazioni in possesso di bombe atomiche rispettino il trattato. La Corea lo ha appena violato.
UNA NOTA:
Ci sono 27 mila bombe atomiche nel mondo.
Gli unici paesi che le possiedono sono gli Usa, la Russia, la Cina, la Francia, la Gran Bretagna, Israele, l’India e il Pakistan.
Adesso si aggiunge anche la Corea del Nord, portando a nove il numero dei “bombaroli”.
Le nazioni che ne hanno di più sono gli USA (ne ha migliaia), e la Russia, mentre la nostra vicina di casa, la Francia, ne ha circa 350.
E noi?
Bè, l’Italia per fortuna l’atomica non ce l’ha.
O meglio, non ce l’ha lo stato italiano, perché in realtà sul nostro territorio di testate nucleari ce ne sono eccome!
Sapete che nel nostro paese ci sono oltre cento basi militari americane? Ebbene, fra la base di Aviano in provincia di Pordenone e quella di Ghedi Torre in provincia di Brescia, sono stoccate ben 90 bombe nucleari. Americane.
-Lorenzo Pasqualini-
13 novembre 2006
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