03 novembre 2006

"Non nominarlo invano"

Nel XXI secolo, l’evoluzionismo fa ancora paura.

(Charles Darwin)

Eccoci qua, davanti alle tanto attese GRADUATORIE per l’accesso alle lauree specialistiche.
Il mio sguardo corre subito verso quelle della mia laurea specialistica: “biologia evoluzionistica”… 11!!! 11 nuovi evoluzionisti su 235 domande! Non mi aspettavo tanta abbondanza! Guardo i risultati delle altre specialistiche: il tutto esaurito si registra nella “biosanitaria” e nella “genetico-molecolare”.
Dopo la gioia, affiora spontaneo un ragionamento: l’evoluzione non tira, i biologi preferiscono altri indirizzi, che danno più possibilità di trovare lavoro. Mi sono sentita dire: “quando entrerai in un laboratorio nessuno ti chiederà chi era Darwin, dovrai solo premere dei pulsanti”… BELLO!!! Ho studiato 5 anni (se tutto va più che bene) per “premere dei pulsanti”! Per fortuna l’aspirazione di un “biosanitario” non è di premere pulsanti in un laboratorio e non c'è bisogno di iscriversi ad un corso di laurea specialistica in biologia evoluzionistica per conoscere Darwin o la teoria degli equilibri punteggiati, ma a questo punto la domanda sul destino dell’evoluzionismo rimane: osservo nei mezzi di informazione una certa indifferenza sull’argomento.
A cosa è dovuto questo disinteresse? Mi guardo un po’ intorno e immediatamente un individuo spicca alla mia attenzione: il papa.
Se nel 2006 abbiamo un Chiesa ancora così reazionaria come possiamo pretendere, in Italia, che la gente si interessi di Darwin? Che non dico gli equilibri punteggiati, ma almeno DARWIN!

Eppure c’è ancora chi scrive: “Non è Darwin che fa paura, ma semmai il lavaggio evoluzionista
del cervello che viene fatto con i soldi di tutti” (Franco Damiani, dal sito di Forza Nuova) e ci sono ancora “scienziati” che sostengono il creazionismo.
Ma come si fa a sostenere, da scienziati, una fede? Uno scienziato può sostenere una teoria e il creazionismo non lo è!
È come se un geologo dicesse che la Terra è piatta, gli riderebbero in faccia! E allora perché se un “biologo” dice: “Dio creò l’uomo a sua immagine e somiglianza” non succede lo stesso? E, addirittura, l’anno scorso, l’allora ministro dell’istruzione, Letizia Moratti, pretende di togliere l’insegnamento della teoria evolutiva dalle scuole? “Perché a quell’età non si è pronti”… e certo, prima di tutto il catechismo, poi, chissà, se Dio vuole (o il Vaticano), Darwin… embè, sennò poi il ragazzino diventa schizofrenico e potrebbe fare domande del tipo: “Ma ha ragione il prete o il prof di scienze?”.
Comunque, per ora, l’insegna-mento dell’evoluzionismo è salvo, ma poi… salvo in che senso? E vabbè che gli insegnanti sono tutti comunisti (…), ma chi è che ha studiato Darwin a scuola? Al di là del collo della giraffa, io non ricordo altro! Che poi, così sei convinto che Lamarck era uno scemo e in realtà era un grande evoluzionista anche lui!
Ma cosa sta alla base dell’anti-evoluzionismo? L’ignoranza.
Fino a che la gente sarà ignorante potrà credere che evoluzione e creazione sono 2 teorie e ovviamente sceglierà quella più giusta, quella che ci insegna Dio per bocca del papa. Il problema è il non farsi domande, l’accettare la parola così com’è. E quand’è che l’essere umano comincia a farsi domande? Quand’è bambino! Se a quell’età gli si dice: “Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza” e magari lo si mette in guardia dal criticare La Parola, lui crescerà con questa frase stampata in testa e non vorrà che la si metta in discussione. La chiesa gioca su questo: ignoranza, paura.

E così la Moratti e Sermonti (1) diventano i difensori della parola divina, contro gli scienziati eretici e, magari, comunisti!

(1)Giuseppe Sermonti: genetista noto come oppositore dello scientismo; ha pubblicato numerosi libri tra cui “Dimenticare Darwin” (1999), come giornalista combatte la fecondazione assistita, l'espianto degli organi, la sperimentazione animale.


-Valeria Pasqualini-

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